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PostHeaderIcon ATTREZZATURA - GPS - NAVIGAZIONE SATELLITARE

Una volta acquistato il GPS e' assolutamente errato e pericoloso pensare che si sia  subito in grado di affrontare la vera avventura su sterminate distese sabbiose e dune dorate, poiché l'uso  dello strumento e' sempre strettamente legato all'uso della bussola e carte topografiche, le quali, per essere  utili allo scopo, devono essere dotate di reticolato UTM oppure delle linee di Longitudine e Latitudine, per motivi  che verranno spiegati più avanti.

 

  • Tutte le carte topografiche del nostro paese edite dall' IGM sono dotate di reticolato UTM e quindi perfette per essere usate unitamente al GPS e fare pratica nei nostri territori, prima di avventurarsi in qualche itinerario più complicato ed impegnativo dal punto di vista della navigazione. L'uso del GPS risulta, ovviamente, più facile in spazi aperti, tipo in mare o su grandi pianori, dove non ci siano eventuali ostacoli che fanno deviare il nostro percorso e che ci costringono a frammentare la nostra retta ideale verso il punto d'arrivo.
    Le funzioni interne del GPS sono molteplici ma quelle fondamentali e basilari per navigare sono:

    • i dati che esso fornisce sulla nostra posizione corrente, espressi in Latitudine e Longitudine, per poterli facilmente riportare sulla mappa e stabilire con esattezza il proprio punto a terra
    • a funzione di memorizzare il punto specifico dove ci troviamo, tramite la comoda funzione MARK
    • la funzione che memorizza il nostro percorso, TRACK, tramite una serie di punti riportati sul video dello strumento e memorizzati al suo interno, per poterli scaricare comodamente sulle mappe
    • la funzione GOTO che permette di guidarci direttamente verso un punto precedentemente memorizzato nello strumento
      Detto questo…..andiamo alla scoperta delle potenzialità del nostro GPS !!

    PAGINA DEI SATELLITI

    Acceso il ricevitore e visionata la pagina di benvenuto, variabile in base al modello, si entra nella pagina dello Status dei satelliti. Qui si vedono riportati due cerchi concentrici che rappresentano la linea dell'orizzonte (quello esterno) e la porzione di cielo sopra di noi (quello interno), ossia un angolo di 45° sopra l'orizzonte, con la nostra posizione riportata al centro di quest'ultimo. Su queste 2 circonferenze, orientate verso nord, troveremo dei numeri che identificano i satelliti presenti al momento e che "vigilano" su di noi, mentre in basso vengono visionate delle barre (o istogrammi) più o meno alte, direttamente proporzionali alla potenza di segnale ricevuta, man mano che il GPS "cattura" i vari satelliti. Queste barre verticali appariranno disegnate sullo schermo dapprima solamente tramite il loro bordo (visibilità del satellite ma ancora non utile al processo di calcolo) e poi, successivamente, evidenziate tramite un colore pieno (inizio processo dei suoi dati). Appena lo strumento ha a disposizione le informazioni di 3 satelliti passa automaticamente alla schermata successiva, dove si trovano tutti i dati relativi alla nostra posizione corrente. tornando, però, alla schermata iniziale si vedrà che il numero delle barre colorate, quindi dei satelliti "catturati", è aumentato fino ad arrivare ad un massimo di 12, in situazione di spazi molto aperti.

    Tutto quanto sopra riportato, avviene sia per il modello di GPS parallelo, ossia che riceve il segnale da 12 satelliti contemporaneamente usando otto o dodici canali paralleli, che per quello multiplexing, ossia quello che usa un solo canale per "dialogare" con i satelliti, dei quali raccoglie una stringa di dati alla volta per poi passare al successivo. L'unica differenza frai due modelli può essere individuata nella lentezza del secondo ad acquisire i satelliti. Nel momento in cui il GPS ha "agganciato" almeno 3 satelliti, compare sulla schermata la scritta EPE (Estimate Position Error) oppure DOP (Diluition of Precison), dipendente dai vari modelli, e di solito in un angolo dello schermo, seguita da un numero che rappresenta la precisione della posizione fornita dal GPS. Questo valore è legato al numero di satelliti acquisiti correlato alla loro posizione nel cielo, quindi più è basso questo valore e maggiore è la precisione del nostro punto a terra.

    Inoltre nei modelli Garmin compare una delle seguenti scritte:

    ·2D NAV ed indica che lo strumento sta lavorando con 3 satelliti e che può elaborare solamente la longitudine e la latitudine
    ·3D NAV ed indica che lo strumento sta lavorando con 4 satelliti e che può elaborare longitudine, latitudine ed altitudine

    C'è da sottolineare che possono sorgere dei problemi d'acquisizione del segnale nel momento in cui si accende lo strumento. Si definisce COLD START un'accensione del GPS a grande distanza dall'ultimo punto a terra dove ha acquisito informazioni dai satelliti oppure dopo un lungo periodo di inattività. Appena riacceso, quindi, deve fare una ricerca nella sua banca dati delle effemeridi, ossia delle orbite, confrontandola con le informazioni che gli arrivano dai satelliti presenti in quella porzione di cielo. Mentre la WARM START e' quella che avviene in un' arco di tempo breve dall'ultimo spegnimento dello strumento, oppure quando ci si trovi non molto lontano dall'ultimo punto a terra elaborato.

    Questa operazione risulta molto veloce, quantizzabile in una manciata di secondi, perché il GPS memorizza le effemeridi dei satelliti e non è importante che ci siano gli stessi dell'ultimo collegamento, bensì che almeno 3 effemeridi memorizzate siano ancora valide. Differente è l'AUTOLOCATE che avviene nel momento in cui riaccendiamo lo strumento a parecchie centinaia di chilometri di distanza dal suo spegnimento. Succede , infatti, che l'almanacco delle informazioni in suo possesso non coincida con la posizione dei satelliti che lui riceve in quel momento e ci chiede di…..aiutarlo ! Questa operazione può essere fatta o inserendo direttamente il nome della nazione dove ci troviamo, tramite una lista che il GPS fornisce con apposita schermata, oppure attivando l'Autolocate mediante il quale lo strumento fa una ricerca approfondita del segnale ricevuto dai satelliti presenti nella porzione di cielo dove si trova, e la sua banca dati, operazione che può durare fino ad oltre 30 minuti.

    Durante la navigazione può succedere che il GPS perda il segnale dai satelliti perché oscurato da ostacoli più o meno naturali. In questo caso lo strumento ci avverte, dopo qualche secondo dalla perdita, con il messaggio "Poor GPS coverage" e normalmente si riaggancia, in pochissimi secondi, alla rete satellitare appena usciti dalla zona d'ombra, ma se la mancanza di dati persiste conviene spengere e riaccendere lo strumento.

    PAGINA DELLA POSIZIONE

    Il GPS ci "porta" automaticamente in questa pagina nel momento in cui riceve il segnale sufficiente per elaborare la nostra posizione. Le informazioni, fornite tutte in tempo reale, che si trovano in questa schermata, variano a secondo la marca ed il modello del ricevitore satellitare, ma fondamentalmente sono:

    • LATITUDINE - LONGITUDINE espresse in gradi e con diversi formati modificabili nel setup dello strumento;
    • ALTITUDINE, campo personalizzabile per avere un dato più accurato
    • BUSSOLA espressa in gradi, ma poiché il GPS elabora i dati di rotta attraverso calcoli di successive posizioni nel tempo, la rappresentazione grafica della bussola magnetica può essere visualizzata esattamente solamente in movimento
    • TRACK, ossia i gradi della nostra rotta attuale ed anch'esso visualizzabile solamente in movimento;
    • SPEED, la velocità, dato molto accurato fornito direttamente dall'elaborazione dei dati satellitari ricevuti dallo strumento
    • TRIP, funzione che ci permette di avere un contachilometri parziale, anch'esso campo personalizzabile
    • TIME, ci fornisce l'ora esatta con lo scarto di un secondo, anch'esso campo personalizzabile.
  • PAGINA DEL PLOTTER O MOVING MAP

    Si arriva a questa pagina spingendo normalmente il tasto Page, uguale per quasi tutti i GPS. Questa schermata è da considerarsi un qualcosa in più' di un semplice plotter perché fornisce la situazione reale e precisa di tutti i dati che abbiamo a disposizione realtivi alla posizione in cui ci troviamo. La differenza da notare è che per gli strumenti non cartografici, lo schermo ha dei pixel molto grandi e quindi può crearsi qualche problema di leggibilità quando si vogliono visualizzare molte informazioni nello stesso tempo. Per i GPS cartografici, che possono contare su una maggiore risoluzione video e pixel molto più piccoli, la situazione è migliore perché si hanno a disposizione molte opzioni di visualizzazione, che vanno scelte in base all'utilizzo che si fa di volta in volta dello strumento. Per esempio, se si è in mare è inutile visualizzare la mappa dettagliata della zona anche perché non farebbe altro che rallentare il refresh dello schermo quando ci si muove al suo interno con il cursore. Tutti i modelli di GPS presentano la funzione ZOOM per avvicinarsi od allontanarsi dalla nostra posizione corrente e poter vedere, quindi, la zona intorno a noi. La sua scala varia a secondo dei modelli e si va da una distanza di 600 km a quella di 100 mt.

    Fondamentalmente sulla schermata del Plotter si hanno questo tipo d'informazioni, per quasi tutti i modelli:

    • BEARING, i gradi della rotta che dovremmo seguire per arrivare al punto (Waypoint) di arrivo prefissato
    • TRACK , i gradi, effettivi, della rotta che stiamo seguendo.
    • DISTANCE, la distanza in metri dal punto d'arrivo
    • SPEED la velocità con la quale ci si sposta

    La nostra posizione corrente all'interno della schermata è sempre raffigurata da un pointer al centro, mentre tutt'intorno avremo raffigurati i vari Waypoint inseriti precedentemente od in tempo reale, ottenuti premendo l'apposito tasto MARK. Si può settare il nostro pointer in modo tale che lasci una traccia, Track, durante lo spostamento, molto utile sia per riportare poi l'itinerario su una mappa tramite un PC ed apposito software, di cui parleremo più' avanti, oppure per effettuare un Tracback, ossia la trasformazione della traccia in memoria in una rotta da seguire, molto utile quando si vuole tornare sui propri passi.

    WAYPOINTS, TRACCE E ROTTE

    Il GPS ha stravolto, con la sua entrata in commercio, il modo di viaggiare e si muoversi in generale. Moltissime sono le sue applicazioni nella realtà ed indubbiamente offre a tutti i nuovi viaggiatori un grande aiuto negli spostamenti, specialmente in zone desertiche, a patto però che si siano "assorbite" bene le sue peculiarità ! Fondamentalmente le funzioni principali riguardano la manipolazione dei Waipoints e delle rotte.
    Waypoints: il Waypoint (Wpt) è un punto a terra memorizzato all'interno del GPS e può essere dedotto sia su mappa topografica, tramite i gradi di latitudine e longitudine, che direttamente durante il nostro spostamento. Per memorizzarlo in movimento è sufficiente spingere il tasto MARK, che la maggior parte degli strumenti hanno bene in vista, memorizzando la data, l'ora, l'altitudine, longitudine, latitudine ed altri dati riguardo il relativo punto a terra. Lo strumento gli attribuisce subito un numero progressivo ma si può facilmente personalizzare con un nome appropriato che ci ricordi quella posizione, tipo un villaggio, un pozzo, un bivio etc…Con il wpt memorizzato possiamo abilitare la funzione GO TO mediante la quale il GPS ci mostra la rotta ideale (in linea retta) per raggiungere quel determinato wpt dalla posizione in cui ci troviamo al momento.

    Traccia: la Traccia si può considerare una sorta di sequenza di wpt memorizzati uno dopo l'altro. Al momento dell'abilitazione della funzione Traccia, dobbiamo settare i criteri di visualizzazione del tracciato sul plotter dello strumento che consistono, per la maggior parte dei modelli, in:

    • Posizione Off: nessuna memorizzazione
    • Posizione Fill: memorizza una serie di wpt fino ad esaurimento memoria
    • Posizione Wrap: memorizza continuamente e quando tutta la memoria sarà esaurita, cancellerà le vecchie informazioni per far spazio alle nuove
    • Frequenza di memorizzazione: tramite questa funzione si decide l'intervallo in secondi secondo il quale lo strumento memorizza i wpt per creare la traccia

    Rotta:

    una volta memorizzati una serie di wpt possiamo creare una vera e propria rotta, inserendoli uno dopo l'altro secondo la nostra scelta ed itinerario. Fatto questo, si attiva la rotta per iniziare a navigare scegliendo, fondamentalmente, fra due diversi tipi di schermate:

    Strada:

    verra' visualizzato sullo schermo, a secondo i vari modelli e con diverse risoluzioni, una vera e propria strada che cambia di direzione man mano che avanziamo fornendo una percezione immediata e visiva della direzione da tenere. Questa visualizzazione è molto comoda in spazi aperti e su strade normali

    Bussola:

    in questo caso viene rappresentata una vera e propria bussola con l'ago che cambia di direzione mostrandoci l'esatta direzione per il traguardo, molto comoda quando ci si muove in fuoristrada o in ambienti impervi, dove sono molto frequenti deviazioni di traiettoria.

    All'interno di queste due schermate sono, comunque, visualizzate altre informazioni utilissime alla navigazione

    tipo i gradi da tenere per l'esatta rotta, la distanza dal wpt prefissato, la velocita', i gradi di rotta effettivi ed un tempo stimato di percorrenza. Talvolta nel seguire una rotta capita di dover saltare un wpt prefissato, a causa,per esempio, di grossi ostacoli naturali sul terreno, ma il nostro GPS non riconosce il salto del wpt e continua a segnalarlo come prossima meta, sballando tutta la rotta e dandoci indicazioni errate. Questo perché lo strumento considera la rotta divisa in tanti Legs, indipendenti gli uni dagli altri. Si rimedia all'"errore" spingendo l'apposito tasto Re-Evaluate o simile, dipendente dal modello usato, per permettere allo strumento di riallacciarsi al prossimo wpt più' vicino a noi e proseguire la rotta precedente.
    C'è da sottolineare, infine, che si può navigare, oltre che con l'ausilio di una Rotta attivata, anche seguendo una Traccia precedentemente memorizzata. In questo caso sullo schermo viene visualizzata una linea più o meno definita, e noi abbiamo il compito, durante lo spostamento, di tenere la nostra posizione, identificata con un punto, su questa linea cercando di non allontanarci troppo da essa. Questo sistema che sembra a prima vista molto più' semplice, presenta molto insidie ed in pratica non è consigliato a chi non ha esperienza di navigazione, perché bisogna guardare contemporaneamente la strada ed il GPS.

     

     

    "I viaggiatori non han mai detto pur una sola bugia, per quanto gli sciocchi che se ne restano a casa rifiutino di prestar loro fede"

    William Shakespeare


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